sabato 9 dicembre 2017

Isaia 30,19-26 e Matteo 9,35-10,1.6-8
«Questa è la strada, percorretela»

Sabato, prima settimana di avvento. Quante volte diciamo, o sentiamo dire: "Come posso fare la volontà di Dio?" Oppure: "Ma quale sarà poi la volontà di Dio?"
Stando in ascolto della Parola, non è poi così difficile declinare la propria vita senso la "volontà di Dio"! Isaia rivela una la necessità di aderire alla strada che è la "fedeltà a Dio" "anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione", ma sarà proprio la fedeltà alla sua alleanza, alle sue parole che permetterà di vedere il suo volto: "il tuo maestro non si terrà nascosto".
Per comprendere meglio e in dettaglio questa fedeltà ascoltiamo il maestro nelle parole del Vangelo: egli ci crede di essere operai per la messe del Signore. Essere operai significa agire in funzione della volontà di Dio (tutti, non solo preti e suore); significa esercitare la compassione, il prendersi cura delle malattie e infermità che limitano l'essere messe del Signore.
Oggi, è sabato, inizio con la preghiera. Inizio stando di fronte a Dio dicendo il mio Si, nel fare la sua volontà; cioè mi concedo uno spazio di preghiera, non di corsa, non rubato tra le altre mille priorità, ma uno spazio in cui io offro a Dio il mio esserci per lui, come lui, fedele per sempre è per me.

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