martedì 26 dicembre 2017

Atti 6,8-10.7,54-59 e Matteo 10,17-22
Festa di Santo Stefano primo martire
Fissando lo sguardo al cielo ...

Oggi, mentre sul mondo soffiano venti di guerra e un modello di sviluppo ormai superato continua a produrre degrado umano, sociale e ambientale, il Natale ci richiama al segno del Bambino, e a riconoscerlo nei volti dei bambini, specialmente di quelli per i quali, come per Gesù, «non c’è posto nell’alloggio» (Lc 2,7). Questa frase del Mesaggio di Natale 2017 (urbi et orbi) di papà Francesco è il miglior commento per questo giorno dopo il Natale, per la festa di Santo Stefano protomartire. Occorre non disperdere il senso del Natale nella "smobilitazione" umana, sentimentale e psicologica che sembra essere  la condizione di normalità a seguito di un evento consumato. Il Natale non si consuma il Natale si celebra, e dalla celebrazione scaturisce la comprensione nuova della realtà: uno sguardo disincantato rispetto al modello culturale e di sviluppo che determina l'attuale degrado sociale. Il nostro sguardo allora non può che essere rivolto al cielo nel tentativo estremo di contemplare Gesù. Quel Gesù bambino che potremmo anche vedere coronato di spine; un bambino che si carica delle spine del nostro vecchio mondo. Il Natale non toglie l'impegno e la fatica di essere dei testimoni di Gesù.

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