lunedì 4 dicembre 2017

Isaia 2,1-5 e Matteo 8,5-11
Ti scopro Signore, obbediente alle mie parole!

Lunedì, prima settimana di avvento: oggi assumiamo i sentimenti del centurione, assumiamo la sua tenerezza, assumiamo il suo mettersi a cuore un servo (amico), assumiamo il suo atteggiamento di umiltà di fronte al Signore, assumiamo anche quella sua fede, quella che Gesù riconosce come "grande". 
Il centurione non si cura del suo ruolo, del suo stato di ufficiale dell'esercito romano; non si cura di cosa diranno i giudei; non si cura di quello che penseranno coloro che lo conoscono; egli a Gesù non chiede nulla, solamente offre la sua  preoccupazione per un amico che sta male e che soffre terribilmente. Il centurione, ha scoperto la sua impotenza; quella di non poter fare nella. Questa è spesso anche la nostra verità, quella che descrive il nostro limite, ed è proprio di fronte al nostro limite che Gesù prende l'iniziativa è "viene". Gesù viene per dimorare sotto il nostro tetto!
Ed ecco che nonostante in non esserne degni di lui, Gesù viene. Egli viene per guarire le nostre durezze e infermità in cambio del nostro orgoglio! Quando non abbiamo più nulla da difendere, Gesù viene! Quando non abbiamo più nulla da pretendere, Gesù viene!  

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