lunedì 22 ottobre 2018

Efesini 2,1-10 e Luca 12,13-21
Vogliamo Tornare ai vecchi tempi?

Paolo scrivendo agli Efesini fa memoria di come erano prima di essere diventati discepoli di Gesù. Di come, seguendo le inclinazioni della natura umana, erano asserviti al "principe delle Potenze dell'aria", è tutto in loro era una vita da "uomini ribelli".
La natura umana ha le sue logiche, le sue regole, come pure il Vangelo di oggi ci mostra attraverso la parabola: "... che farò?" (...) "... demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!"
Ma noi che diciamo di avere incontrato Gesù, che ci fregiamo del nome di "cristiani" come possiamo crogiolarci nel compromesso che avvilisce la grazia ricevuta, con l'insensata presunzione del nostro "ego"? Questo è il segno della dipendenza e sudditanza al principe delle Potenze dell'aria!
C'è una espressione bellissima in Efesini che richiama il Vangelo di oggi, e che illumina la nostra ipocrisia: "... Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato ..." rende ricca la nostra umanità con l'umanità di Gesù. Vivere secondo il Vangelo, ricercare l'intima relazione con il Signore arricchisce la nostra umanità della grazia di Dio. Il mio "ego", non mi permetterà mai di arricchire davanti a Dio, la "grazia" è già di per sé quella ricchezza!

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