mercoledì 10 ottobre 2018

Galati 2,1-2.7-14 e Luca 11,1-4
Da dove ci viene la forza?

Dopo aver ascoltato la Parola, questi quattro primi versetti del capito lo undici di Luca, conviene rileggere, o almeno scorrere tutto il capitolo dieci. Si rimarrà stupiti ieri la densità delle situazioni e insegnamenti abilmente uniti e intrecciati. 
Ecco che di conseguenza l'evangelista ci porta a un momento privato della vita del Signore, come a volerci dire che tutto trae origine e forza dalla sua preghiera. 
Luca, ci testimonia che Gesù sosta in preghiera, cioè in ascolto della Parola del Padre.
Di cosa è fatto questo ascolto, questo pregare in luoghi appartati e di silenzio?
Dalle parole della preghiera insegnata dal maestro, impariamo il suo metterci alla presenza del Padre: "sia santificato il tuo nome"; il nome riempie tutto il silenzio e annulla la solitudine esistenziale: il nome è presenza di colui che c'è ed è accanto, come nella rivelazione a Mosè sul monte.
La preghiera di Gesù è invocazione per la venuta del regno. Il regno non è opera delle mani di Gesù, il regno viene dal padre e provoca la novità di vita e la salvezza.
La preghiera di Gesù è desiderio di affidamento: non dubito che il padre soddisfa ogni bisogno dei figli.
La preghiera di Gesù è origine della misericordia, consapevolezza di dover essere perdonati e necessità di perdonare. Per Gesù è esperienza di amore: essere amato dal Padre per poter amare come il Padre.
La preghiera di Gesù è per il superamento della paura. La paura alimentata dal dubbio della tentazione è all'origine di ogni nostra fragilità.

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