lunedì 1 ottobre 2018

Giobbe 1,6-22 e Luca 9,46-50
La piccola via ...

È un Giovanni ragazzotto e un po' presuntuoso - così lo immagino stamattina - ancora non convertito all'amore e dall'amore che gli evangelisti ci presentano in diverse loro narrazioni: "impediscilo, non era dei nostri ..." Giovanni è irritato e un po' pretenzioso: "come può uno qualsiasi fregiarsi dell'amicizia di Gesù se neppure è tra coloro che lo seguono ..."
Occorrerà ancora un discreto cammino, di intimità per poter fare di Giovanni il discepolo amato. Sì, proprio un cammino interiore di intimità. Giovanni dovrà abbandonare ogni pretesa di essere "grande", importante, significativo ... davanti agli altri discepoli ... 
Giovanni dovrà diventare "ingenuo" nell'amore, come un bambino che si lascia "prendere" da chi amandolo gli mostra più attenzione e consolazione. Giovanni dovrà accorgersi di essere così amato da Gesù, che in tutto quel tempo quell'essere amato, lui lo ha ignorato, non ne è stato neppure sfiorato, non se ne è accorto! Tale era la sua preoccupazione di trovare un posto tra i dodici per essere il più vicino allo sguardo del maestro. Invece lo sguardo del maestro era nella totalità del suo cuore, già offerto, già donato, già dato ...
Oggi nella Chiesa ricordiamo Santa Teresa di Gesù Bambino (Teresina), la sua vita è stata tutto una ricerca di intimità, del cuore di Dio; la sia regola spirituale è la Piccola via: "Per camminare occorre essere umilipoveri di spirito e semplici"

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