giovedì 21 marzo 2019

Geremia 17,5-10 e Luca 16,19-31
Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce!

Oggi giorno, qualcuno propone la consolante e sentimentale regola di vita del: " va dove ti porta il cuore ..." Il pensiero antico e anche l'espressione di Geremia è di tutt'altro tenore e di diverso avviso: "Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce!"
Anche nella parabola del Ricco e del povero Lazzaro, siamo di fronte ha una lettura del cuore. Il cuore ricco e centrato su se stesso; lo è in vita, e lo è nella morte. In vita si rivestiva dei segni esteriori del benessere, si immergeva nel piacere di gustare i beni della terra ... Incurante delle piaghe e della povertà di Lazzaro. In morte il suo cuore malato non riesce a fare frutto di conversione e non vede nulla oltre la propria pena che diviene il motivo del proprio "infido" riferimento al povero Lazzaro. Ecco che la malattia del cuore è incurabile.
Il tempo della nostra esistenza terrena è il tempo in cui dalle ferite, dalle prove e dalle fatiche della vita, il cuore si apre alla necessità dell'accoglienza, del superamento delle barriere e della tenera vicinanza fraterna. Il cuore del povero Lazzaro in vita, "sta alla porta", alla porta del ricco, accanto al cuore del ricco, e ci sta con tutta la sua drammaticità. Quella vicinanza è la condizione per cui il ricco può dare una goccia di acqua al povero, per curare la sua fragilità e vulnerabilità. Quel contatto in vita è medicina che guarisce in eterno. Evitare il contatto è la malattia che ammorba il cuore del ricco. Una malattia che neppure i cani sono nella possibilità di curare.
In un mondo diviso tra ricchi e poveri, in cui il povero è sempre più povero, essere ricchi rischia di rappresentare coloro che non sono disposti a dare una goccia di acqua ... Questo sarà il nostro tormento nella vita eterna. Seguire il cuore ci porta poco lontano dalla porta del nostro egoismo. La conversione del cuore, nella vita ci apre alla salute eterna, la salvezza. L'unico che guarisce il nostro cuore infido è solo colui che del cuore conosce la profondità: "Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori ..."
Cardinal Bassetti: "Per un cattolico è immorale vedere nel migrante un nemico da combattere o da odiare". Questi sono i poveri che sono alla nostra porta oggi ...

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