martedì 6 agosto 2019

Daniele 7,9-10 e Luca 9,28-36
Festa della Trasfigurazione
È necessario vedere Gesù trasfigurato!

Se anche noi fossimo oppressi dal sonno ... al punto che la fatica quotidiana, la durezza della vita e le ingiustizie che subiamo fossero causa di apatia o di quella indifferenza che a volte caratterizza il discepolo? Di fronte a tutto questo la trasfigurazione rappresenta una necessità! Gesù Trasfigurato è espressione di bellezza, è manifestazione di grandezza ed è ascolto di quella fede che sbaraglia ogni avversità: "Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento".
In modo a dir poco intenzionale, Gesù conduce con sé sul monte i tre discepoli, affinché come testimoni e loro stessi facessero esperienza della Gloria, della parola e del silenzio ... Tutto questo è bellezza!
Per i tre discepoli, per la Chiesa, per ciascuno di noi, esiste il giorno in cui il Maestro ti conduce in una esperienza, rispetto alla quale pur misurando tutto con la tua inadeguatezza, ti scopri capace circa l'abbandono di ogni reticenza e di ogni timidezza.
"È bello per noi star qui!" Non soddisfa solo l'estetica o la partecipazione alla Gloria di Cristo: è bellezza essere con te Gesù; è bellezza dimorare nella presenza del figlio amato; è bellezza vedere la luce che illumina il volto del figlio dell'uomo, la luce della vita di Dio che brilla nel volto di ogni uomo.
La Trasfigurazione è la più importante esperienza che un discepolo di Gesù fa nella sua esistenza; anzi un discepolo si accorge di essere tale solo quando è chiamato a salire insieme a Gesù sul monte, per imparare e testimoniare come tutto si Trasfigura attraverso l'ascolto del Figlio amato.
Poi tutto è solitudine, poi c'è "Gesù solo" ... D'altronde tutto il resto a questo punto è effettivamente relativo!

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