lunedì 12 agosto 2019

Deuteronomio 10,12-22 e Mateo 17,22-27
Il "siclo" di Sidone ...

Pur di non trafficare con le monete dei romani, gli esattori della tassa del Tempio, al tempo di Gesù - obbligatoria per ogni israelita maschio compiti i venti anni - si usava come moneta il "siclo" di Sidone, una moneta straniera di una città pagana. Anche questo è importante per entrare nella vita quotidiana che il Vangelo non necessariamente descrive, ma che rappresenta comunque lo spazio di realtà.
Gli esattori, circa Gesù, hanno il dubbio se il "Maestro" debba pagare la tassa, visto che i  membri della classe sacerdotale erano esenti: "Il vostro maestro non paga la tassa?"
L'occasione è buona per alcuni allargamenti e accostamenti proposti da Matteo:
- "l'annuncio della passione" avviene nella normalità della vita di quel tempo, a suggerire come la vita dell'uomo e la storia della salvezza sono un tutt'uno, non uno separato dall'altro;
- essere discepolo o maestro, non sarà mai occasione di privilegi; perché la realtà nuova del "regno dei cieli" così come si radica nella vita di tutti i giorni, genera dei figli, non degli estranei; che nella libertà sono corresponsabili dei nuovi rapporti e relazioni che si generano, anche senza bruschi sconvolgimenti;
- la lettura della realtà, anche della Chiesa, come per il Tempio di allora ... ci spinge a non facili esternazioni; a volte anche inadeguate a causa delle incrostazioni accumulate nel tempo, ma ciò che è vincente è il Vangelo e la libertà dei figli. 

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