domenica 25 agosto 2019

Isaia 66,18-21; Salmo 116; ebrei 12,5-7.11-13; Luca 13,22-30
Salvezza da cosa ...

Tutto il dimorare di Gesù in Galilea, ad un certo punto trova una svolta nella decisione di attraversare la Samaria e giungere a Gerusalemme ... Le parole del Vangelo di Luca ci confermano che ad un certo punto Gesù prese la ferma decisione di salire a Gerusalemme per celebrare la Pasqua. Quella decisione è per lui frutto di una profonda consapevolezza: "è giunto il tempo di salvare l'uomo!"
È in questa prospettiva che il Vangelo di Luca traduce la vita del Signore, riporta il suo insegnamento, ci rende partecipi dei suoi segni e dei suoi sentimenti. Tutto per condurci con Gesù dentro l'esperienza dell'amore che ci salva.
Il cristiano oggi, non può restare schiavo della religiosità del passato, il nostro mondo ci chiede ben altro tipo di presenza e testimonianza.
Il cristiano oggi, non può rinchiudersi nel club di quelli che hanno "mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze", un vanto che alla resa dei conti ci garantisce l'esclusione dalla missione della Chiesa nel mondo.
Il cristiano oggi, non può ostentare una fede fatta di gesti, ma che non nasce da un cammino di conformazione a Cristo. Un gesto ipocrita non permette che si generi Cristo in noi, e neppure in altri, e diviene bestemmia rispetto alla carità dovuta ai fratelli.
"Sono pochi quelli che si salvano?" Chiese un tale a Gesù ... Certamente non ci salviamo attraverso la nostra presunzione di essere cristiani secondo noi, o per noi stessi.
Occorre invece passare per la porta stretta, che è la nostra umanità quando si è piegata all'amore di Dio. Fintanto che non ci pieghiamo all'amore che è Dio, non entreremo nella logica della salvezza.
"Sforzatevi di entrare ..." Sforziamoci di entrare per la porta stretta che è la misura dell'amore secondo Gesù. Passando attraverso quell'amore sperimenteremo cosa significa essere salvi, parteciperemo alla salvezza, e daremo alla nostra umanità la forma del Cristo che vive, muore e risorge per ogni uomo ...
Perché la salvezza di noi cristiani, attraverso Gesù è per tutti gli uomini, perché a tutti Dio Padre, rivolge l'invito a salire alla Gerusalemme del cielo, la cui strada passa per le vie della nostra terra attuale, per cui non stupiamoci se "verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio."
Non saranno certo i discepoli di Gesù a escludere qualcuno dal suo regno ... Non saremo certo noi a porre ostacolo alle strade attraverso le quali il mondo si muove e attraverso le quali il Dio di Gesù Cristo incontra l'uomo di oggi.
Forse non abbiamo ancora compreso che se la Chiesa non riconosce la propria identità missionaria; se i cristiani non inizieranno a cambiare mentalità e ad aprirsi a ciò che è "periferia", faranno la sorprendente scoperta di come Dio porta a loro le periferie del mondo, perché le logiche di Dio, a noi non sono poi così chiare, ma una cosa è certa: "Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi".

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