venerdì 9 agosto 2019

Ossea 2,16-22 e Matteo 25,1-13
Santa Benedetta della Croce, patrona d'Europa.
Un regno di verginità ...

Ecco una parabola che ci stupisce e spesso comprendiamo in modo morale o funzionale. Il fulcro della parabola è l'arrivo dello sposo, andiamogli incontro ...
La parabola traccia un percorso interpretativo attraverso il differente atteggiamento ed esito delle vergini sagge e delle stolte. Ma l'attrazione del fulcro non si esaurisce nel suo venire, egli porta con sé la festa di nozze, cioè il motivo della condizione delle vergini.
Se siamo vergini è perché attendiamo lo sposo. È questo ci coinvolge tutti, indistintamente.
Ecco allora che la parabola dice che esse sono le vergini che possono diventare sue spose! Esse hanno custodito la verginità come dono e condizione da offrire allo sposo. Esse sono vergini per lo sposo.
Ecco che il Regno dei Cieli sono le Vergini, non come privazione e rinuncia, ma come offerta di sé stesse per essere unite allo sposo nelle festa eterna delle nozze. È un regno di verginità che si dischiude, non quindi un regno di privazione, ma un regno di dono e di offerta. Quando le vergini non corrispondono a questa immagine, corrono il rischio di misurare tutto, compresa la loro attesa, attraverso una perfezione che rischia di distogliere il cuore dal desiderio di essere di Cristo Sposo. Ogni discepolo di Gesù invece, se vuole si può trasformare un poco ... in una vergine e vivere la verginità nel donarsi per il Regno dei Cieli. Potrei dire con provata certezza, che questa verginità fa bene!

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