sabato 15 febbraio 2020

1 Re 12,26-32; 13,33-34 e Marco 8,1-10
Seconda moltiplicazione dei pani

L'evangelista Marco, al capitolo sesto, ci riporta la prima moltiplicazione dei pani a partire dai cinque pani e due pesci; ora all'inizio del capitolo ottavo ritorna la stessa immagine con la variante che i pani di partenza, sono 7 e pochi pesciolini. Una insistenza che da un lato dice come nella tradizione non scritta, quel miracolo/segno abbia lasciato una traccia profonda nei ricordi e nel "sentire della gente", ma mette a nudo anche i sentimenti e le preoccupazioni di Gesù.
Tutti mangiarono a sazietà, e ancor prima della sazietà, tutti si stupirono e si meravigliarono: "quei pani non finivano", da pochi che erano, non finivano mai; più i discepoli lì spezzavano, ancora un maggior numero ne riceveva un pezzo, e così pure dei pesci. La gente ora è toccata, non solo nell'intelletto, per le parole dette da Gesù; non solo è stupita per le guarigioni; ora la gente è saziata nella propria fisicità, da un pane di cui si può solo meravigliare e stupire. Ma non è sufficiente a generare la fede vera, né per la folla, né per i discepoli increduli, e con preoccupazione neppure per i Farisei.
Il segno del pane, diviene il segno per eccellenza, è la meraviglia tra i miracoli di Gesù, ma non porta alla adesione di fede. "Non sarà dato nessun segno" a questa generazione, queste parole di Gesù, risuonano come giudizio, ma anche come constatazione: il segno non dà la fede. Ciò che dà la fede è l'intimità con il Signore, cioè entrare nella sua "compassione". Ciò che muove Gesù a compiere la moltiplicazione del pane è la compassione. Un sentimento profondo di Gesù per ciascun uomo. Ma che cosa è la compassione se non un amore viscerale, pieno, per ciascun figlio di Dio? Quando questo amore intercetta la nostra umanità, e noi ci sentiamo amati dal Signore, quel contatto è fede, e quel pane è "pane del cielo!"  È proprio la compassione che moltiplica il pane, in pane del cielo; è il nostro amore umano, che si riempie dell'amore di Gesù ... fino a sazietà, questa è la fede.

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