sabato 29 febbraio 2020

Isaia 58,9-14 e Luca 5,27-32
Levi fa una grande festa ... La sua ultima festa da pubblicano

Levi, il pubblicano, fa una grande festa dopo aver conosciuto Gesù e il gruppo dei discepoli; non è ancora convinto di seguire Gesù, è ancora legato al suo passato, ai suoi amici pubblicani come lui, al suo agio da "ricco rifatto" sulla pelle dei suoi fratelli; eppure quell'incontro con il Signore non gli è stato indifferente; le parole di Gesù gli continuano a risuonare nel cuore oltre che nella mente. Quella festa è un po' l'estremo tentativo di resistere alla "chiamata" del maestro a seguirlo, eppure quelle parole sono state dette da Gesù proprio per Lui: "Seguimi!"
Quella grande festa è allora l'estremo tentativo di riprendersi la propria vita, per vivere come un pubblicano insieme agli altri pubblicani, è un po' la tentazione di Israele di tornare in Egitto, a saziarsi attorno alla pentila della carne, cibandosi di cipolle e meloni ... Ma Gesù, non rimprovera Levi per questa sua paura e nostalgia, ma facendosi ancora di più accanto a lui, e a tutti quelli come lui, gli rivela il segreto nascosto del suo cuore: "Io sono venuto proprio per te", e per chi è come te: ferito e piagato nella vita dal peccato che lo tiene lontano da me, per questo ti ripeto "Seguimi!"
Quella festa, quel banchetto di pubblicani, da tentativo di estrema resistenza divine il commiato di Levi e l'occasione di affidarsi a quella sola parola che ancora risuona in lui "Seguimi!". Ed ecco che, di fronte al volto del maestro, e di fronte al gruppo dei discepoli, mette da parte la paura e placa i suoi attaccamenti della vita e con decisione si alza; si alza da quel "banco delle imposte", che è il male che lo tiene legato a una vita mortifera, e con libertà e abbandono "lasciando tutto, si alzò e lo seguì", da allora, per sempre! A questo punto non si torna più indietro, a questo punto non ci sono più nostalgie! Oggi quel seguimi Gesù lo ripete, con forza e mitezza, anche per me!

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