venerdì 21 febbraio 2020

Giacomo 2,14-24.26 e Marco 8,34-38. 9,1
Come si può perdere ma propria vita ...

Chi nella sua vita sceglie la carriera, in realtà muore a sé steso per raggiungere l'obiettivo di riuscire di crescere in prestigio e autorità.
Chi nella sua vita sceglie il denaro, sacrifica tutto di sé per dedicare tempo ed energie ad accumulare e a investire per aumentare il guadagno.
Chi nella sua vita decide di mettersi a servizio degli altri, rinuncia a sé per lasciare sempre più spazio alle esigenze e necessità altrui.
Chi nella sua vita sceglie di sposarsi e di generare una famiglia, in forza dell'amore, muore a sé stesso per amore dell'altro/a, e spende tutto ciò che è per dare la vita e accudire i priori figli.
Se è così nella vita dell'uomo, e lo è, perché ogni scelta esistenziale comporta una priorità che assorbe energie e vita, e si impone sul resto; allo stesso modo e in forza della nostra umanità, anche la proposta di Gesù richiede forza vitale e priorità su tutto!
È di fronte alla proposta di accogliere il Vangelo, che gli ascoltatori (folla e discepoli) non comprendevano costi e benefici, perché quella proposta era nuova, inusuale, e quando Gesù propone sé stesso e il Vangelo non era poi così scontato; anche ore noi, di fronte alla proposta del Signore, quanto ci sentiamo coinvolti così profondamente da mettere in conto il perdere e guadagnare la vita.
Forse non valutiamo con sufficiente consapevolezza come Gesù abbia messo il Vangelo al centro della vita, e in particolare al centro della vita di chi vuole seguirlo (essere discepolo); in questo modo il Vangelo diviene una domanda di appartenenza, alla cui adesione, corrisponde una risposta esistenziale. Ecco allora che è lecito parlare di perdita e di guadagno, ma non in senso economico.
Perdita come rinuncia della proporrà referenzialità: se accolgo il Vangelo non sarò più io il criterio di me stesso!
Guadagno come godimento: non è un gioire del profitto di ciò che sono e che vivo, ma è la gioia di chi riconosce la vita eterna (comunione di amore ore sempre) come unico bene dal valore inestimabile.

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