giovedì 20 gennaio 2022

Corro per toccarti ...

1 Samuele 18,6-9; 19,1-7 e Marco 3,7-12


Che cosa spinge tutta quella gente a correre da ogni parte per vedere Gesù, per parlare con lui, per ascoltare le sue parole? 
Certe immagini attuali di artisti - cantanti - che attraggono decine di migliaia di giovani ai concerti; oppure le masse oceaniche che si muovono per osannare, ascoltare il proprio leader ... Tutte queste persone che cosa desiderano che cosa cercano?
Non credo semplicemente si tratti di identificare in un personaggio un "idolo", quanto più il riconoscere a quella particolare persona un ruolo, nella nostra vita.
Forse nel nostro cuore oggi, come nel cuore delle folle al tempo di Gesù, c'è la speranza di essere guariti;  forse semplicemente il desiderio di sentirsi migliori; di sentire la vita alleggerita dalla sua pesantezza. Di fronte a Gesù si percepisce il desidero di potergli affidare fragilità limiti, sconfitte e umiliazioni: il fardello ingrovigliato di una esistenza. 
Nelle sue parole, nei suoi gesti, Gesù, ha mostrato una tenerezza che mai prima si era vista. La gente vuole toccarlo, perché Gesù ha toccato teneramente il loro cuore, ed è entrato nella loro vita. Gesù in realtà, fino ad ora ha mostrato il volto nuovo di un uomo che vuole amare ed essere amato. E l’amore mai è violenza, assalto, invadenza,  ma sempre carezza, tenerezza, custodia, rispetto della libertà.

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