venerdì 14 gennaio 2022

La casa più bella del mondo

1 Samuele 8,4-7.10-22 e Marco 2,1-12


"Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta ...".
Quella casa non è una fantasia, è la casa di Pietro, i cui resti si trovano a Cafarnao sulla riva nord-ovest del lago di Genezareth e, secondo i vangeli, qui Gesù visse dopo aver lasciato Nazaret. Qui compì i primi miracoli e radunò i primi discepoli. Sulla Casa di Pietro fu successivamente costruita e integrata nella struttura preesistente, una chiesa ottagonale in sua memoria.  Quella casa, che è immagine della prima Chiesa in Galilea, ci racconta un fatto straordinario; non solo una guarigione fisica di un paralitico, ma ci mette di fronte a ciò di cui l'uomo/donna hanno veramente bisogno: l'amore di Dio, la sua misericordia.
Scribi e Farisei, legalisti, non vanno oltre l'idea di un perdono giuridico di fronte a una infrazione della legge; ma Gesù in quella casa che è la Chiesa, ci dice come la misericordia non ha legge, ci dice che il perdono è ciò che lui ha messo nel cuore della Chiesa, e che l'amore di Dio ne è ora il suo patrimonio genetico. Quelle strette mura a fatica riescono a contenere la forza dell'amore ... Non lo si può rendere inaccessibile o custodire gelosamente. Tutti a quel perdono devono poter attingere. In questa immagine la Chiesa, le comunità cristiane possono recuperare sempre il senso della misericordia e dell'amore che Gesù ha vissuto e condiviso.

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