sabato 2 aprile 2022

E noi cone ti conosciamo?

Geremia 11,18-20 e Giovanni 7,40-53


E noi cosa conosciamo di lui, o come vogliamo conoscerlo; magari riscrivendo la sua vita a nostro piacimento?
Più gli anni passano e più diventa chiaro che non si può conosce Cristo solo con lo studio. Non lo si conosce essendo teologi o esperti delle sacre scritture. Lo si conosce, ascoltando la sua voce, che dalla bibbia ci chiama; lo si conosce amando; lo si conosce vivendo l’intimità con Lui come Lui la vive nel Padre. L'intimità ci permette di superare il pregiuduzio circa quelli che provengono dalla "galilea".
Il Signore, quindi, non è e non può essere un soggetto/oggetto di studio, ma è il frutto di un incontro: come il caso di Nicodemo. Non si può conoscerlo a parole: bisogna viverlo, amarlo, adorarlo.

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