martedì 18 aprile 2017

Atti 2,36-41 e Giovanni 20,11-18
Martedì dell'ottava di Pasqua 
"Salvatevi da questa generazione perversa!"


Gli atti degli Apostoli, nelle parole di Pietro, si appellano a tutti coloro che nella fede in Gesù hanno trovato la gioia di un Dio che è realmente è sempre accanto. Salvarsi dalla perversione di ogni generazione che rinnega la corrispondenza al mistero del "Dio con noi", non è un sottrarsi, ma un riconoscersi nella appartenenza a Gesù, questo, la generazione di Gesù, le folle di Gerusalemme, non l'hanno fatto. La salvezza non è un privilegio o una conseguenza, ma è l'appartenenza al Signore, con tutto ciò che ne segue.
Maria di Magdala così come è descritta nel Vangelo di Giovanni esprime benissimo la sua appartenenza, che supera ogni ostacolo è l'imitazione, pure la paura della morte e il dramma del sepolcro. Nelle sue parole si cela la sua appartenenza: "... Dove, lo hai posto  ... andrò a prenderlo ..."
Recuperare il dimorare del Signore ... e rinsaldare il vincolo di appartenenza è per il discepolo il modo di celebrare la Pasqua di risurrezione ogni giorno.

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