mercoledì 19 aprile 2017

Atti 3,1-10 e Luca 24,13-35
Mercoledì dell'ottava di Pasqua
Egli entrò per rimanere con loro ...


Non è detto che se non lo vediamo, se i nostri occhi sono trattenuti dal riconoscerlo, Lui il Signore, essendosi fatto vicino, in realtà cammina con noi. Non è solo una presenza fisica e reale. Esiste un modo, testimoniato dal Vangelo, di lasciarsi accompagnare dal Signore: attraverso la scrittura, nella narrazione della storia di salvezza, il Signore si ricolloca costantemente accanto ad ogni uomo. Non esiste uno spazio dell'esistenza umana che sia privo del suo rimanere, del suo dimorare nell'uomo.
Al tramonto di questa "singolare giornata", il Vangelo di Luca dice che nello spezzare il pane, "invisibile divenne a loro", ma non dice che sparì da loro. Gesù è entrato nella casa per dimorare con loro e per rimanere con i due discepoli. Il suo essere visto, e il suo essere compagno di viaggio, si concretizza nel rivelarsi nella "benedizione" e nel "pane": lo riconobbero ... Ora, oggi è per sempre, quelle parole e quel pane sono il segno della sua presenza che non viene meno.

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