mercoledì 27 febbraio 2019

Siracide 4,12-22 e Marco 9,38-40
La sapienza si cura dei suoi figli ...

In una espressione estremamente riduttiva: Dio si prende cura dei suoi figli e li educa alla Sapienza e tramite la Sapienza.
Il libro del Siracide, ben 51 capitoli, trova la sua collocazione nel canone della Bibbia Cattolica, forse, proprio in ragione della estrema diffusione ed utilizzo di questo libro nelle prime comunità, tendenzialmente vicine al mondo ellenistico. L'idea della Sapienza e la sua personificazione, si accosta e interagisce con la teologia del Logos preesistente e incarnato. L'accoglienza nel Canone Cattolico, non è correlata alla sua appartenenza al Canone Ebraico, infatti, pur essendo molto diffuso e commentato nell'antichità, non ne fa parte. Tornando alla pagina di Siracide, la Sapienza educa l'uomo - una cura in cui il vero plasmatore è Dio - ma insieme l'uomo è educato alla Sapienza di Dio. Martin Buber (filosofo Ebreo), riporta questo insegnamento rabbinico: "Voglio indicarvi il modo migliore per insegnare la Torah. Bisogna non sentire più affatto se stessi, non essere niente di più di un orecchio che ascolta ciò che il mondo della Torah dice in lui. Ma non appena si cominciano a sentire le proprie parole, si cessi". L'ascolto della Sapienza, corrisponde all'agire di Dio in noi, fino alla comprensione dei propri segreti, conoscenza intima e profonda del mistero di Dio e dell'uomo. Anche solo la risonanza di questi versetti, invita ad uscire in silenzio da se stessi, per mettersi in religioso ascolto.

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