lunedì 2 aprile 2018

Atti 2,14-33 e Matteo 28,8-15
Lascia che il mondo vada per la sua strada ...

Il Vangelo di Matteo, in modo estremamente chiaro mette in luce che rispetto ai fatti accaduti, subito, ci fu il tentativo di depistare gli avvenimenti ... Un atteggiamento ancora molto in uso rispetto alla storia dei nostri giorni. Ma questo è il "mondo", che incurante del mistero di Dio, cammina inesorabilmente nella sua notte ...
Ma la storia, quella vera ha preso un'altra direzione, un'altra strada: quella della Galilea; "la mi vedranno". È un invito quello del Vangelo che ci mete di fronte al fatto esistenziale che Gesù ci precede (premereia) sempre e ci attende, ci aspetta ... In Galilea, cioè nella nostra quotidianità.
È questa Galilea che non dobbiamo evitare. Per i discepoli, i primi tornare in Galilea, il ritorno fu segno di una sconfitta; essi in realtà andarono da soli, con i loro pensieri e i loro "volti" tristi. Non ci andarono pensando di essere preceduti dal Signore nella loro terra. Solo quando Gesù stesso, il Risorto, li provoca sulla spiaggia del lago, quell'evento diventa la condizione che rifonda la loro "Galilea". Dice Pietro negli Atti degli Apostoli: "Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire". Il Risorto ci precede oggi e sempre, e noi con lui, col dono dello Spirito lo possiamo testimoniare, ogni giorno! Nulla c'è lo impedisce, se non la paura di essere Cristiani.

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