venerdì 13 aprile 2018

Atti 5,34-42 e Giovanni 6,1-15
Un pane buono


Tutti ne mangiarono, quanto ne volevano, fino a essere sazi. L'immagine di Giovanni suscita l'idea della abbondanza. Ma una abbondanza che non è solo di pane e di pesce; Giovanni in questa situazione, quasi escatologica, ci vuole quantificare in modo evidente l'abbondanza della vita che viene da Gesù. Infatti avere piena ma lancia, ma avere la vita vuota, non è una grande gratificazione. Ecco quindi è occorre recuperare in questa pericope di Vangelo quel contenuto pasquale che rinnova il senso della vita. 
All'insufficienza delle nostre possibilità (200 denari); alla limitatezza dei nostri slanci (5 pani, 2 pesci) supplisce il rendere grazie di Gesù: tutto in quel rendere grazie si potenzia, anzi il rendimento di grazie del Signore diviene la via del dono di Dio. Perché il pane e i pesci moltiplicati sono il segno di ciò che alimenta la vita nuova che nasce dalla Pasqua di risurrezione.

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