domenica 22 aprile 2018

Atti 4,8-12 / Salmo 117 / 1 Giovanni 3,1-2 / Giovanni 10,11-18
Tempo di lupi ... e di Pastori belli!

Di fronte a dati, che sono di per sé inoppugnabili per la diocesi di Imola (ma non credo di discostino di tanto rispetto a un dato nazionale), la tentazione potrebbe essere quella di alzare bandiera bianca; fra 30 anni - se non avviene segno di Dio - degli attuali 86 sacerdoti solo 40 saranno quelli viventi, ma di questi, solo 1 avrà meno di 60 anni e 10 meno di settanta. Quando tutti i preti attuali avranno raggiunto i 50 anni, fra 20 anni, il 42% sarà morto cioè 36, ma dei superstiti solo 26 avranno una età compresa tra 50 e 75 anni; 24 avranno tra i 75 e 95 anni. Questi dati non comprendono eventi accidentali e straordinari: "gli accidenti prendono anche ai tacchini".
Occorre riconoscere come questi numeri impongono una ulteriore riflessione: "la chiesa di Cristo, nella Diocesi di Imola, è invitata a un profondo rinnovamento di mentalità e di stili di vita a partire dal clero fino a tutto il laicato".
La 55* giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, corrisponde all'invito del Signore a pregare perché il Padre susciti vocazioni alla vita sacerdotale e consacrata, ma questo non deve diventare la giustificante evidenza di aver fatto quanto dovevamo fare ...
La preghiera per le vocazioni non esaurisce la responsabilità che abbiamo rispetto al sacerdozio battesimale, alla dimensione sacerdotale comune di tutti i fedeli.
Oggi più che mai dobbiamo rimettere al centro della nostra vita il "Pastore Bello", la cui bellezza è il suo stile di donarsi in un atto di amore, che è vita per la Chiesa. Se noi tutti che siamo Chiesa, non abbiamo in "stima" a partire da noi stessi, il dono del "sacerdozio" battesimale e ministeriale, non capiremo e non imiteremo mai il "Pastore Bello" nel suo donare la vita. Se non avviene questa conversione siamo destinati all'estinzione della Chiesa e della fede nelle nostre terre.

Nessun commento:

Posta un commento