sabato 5 maggio 2018

Atti 16,1-10 e Giovanni 15,18-21
Che strano "mondo" ...

Questa affermazione (il titolo di oggi) è un intercalare della mia nonna ... In realtà è evidente che il termine mondo assume nel vangelo di Giovanni almeno tre accezioni:
- La prima, neutrale, intende il mondo come luogo in cui gli uomini vivono e in cui si svolge la storia;
- La seconda, positiva, intende il mondo come l’insieme degli uomini ai quali il Padre ha fatto dono del Figlio e a favore dei quali il Figlio ha donato se stesso;
- Per la terza infine, negativa, il mondo rappresenta l’insieme delle forze ostili, che cercano di impedire lo svolgimento del disegno di Dio. E’ questo il mondo che odia il discepolo.
È di fronte a "questo strano mondo" che il discepolo di Gesù ripropone gli stessi sentimenti, le stesse parole, lo stesso modi di essere del Maestro. Gesù è stato severo con chi lo odiava, è stato vero senza sotterfugi; Gesù è stato compassionevole, pur senza scendere a compromessi ... Ma non ha mai ricambiato l'odio del mondo con un giudizio di condanna. È importante anche oggi - come discepoli - ascoltare le Parole del mondo; ascoltare la voce Parola di Dio; ed annunciare al mondo la parola di salvezza ... Questo non bisogna mai tralasciare: al mondo, anche a questo strano mondo va annunciata la parola si salvezza!

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