lunedì 29 aprile 2019

1 Giovanni 1,5-2,2 e Matteo 11,25-30
Festa di Santa Caterina da Siena - Patrona d'Italia
La certezza di un approdo sicuro!

Quante volte assistiamo nelle nostre sconfitte alla perdita di fiducia nella vita? Quante volte siamo schiacciati dal crollo dei nostri progetti, dal mancato realizzarsi dei nostri desideri. Siamo fatti così! Costruiamo tutto a partire da noi stessi ... Ma in questo modo costruiamo sulla nostra stessa fragilità. La vita Cristiana, il cammino di Santità invece suggerisce un modo alternativo di dare fiducia a noi stessi. Tutto parte da quel "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra ..."
Gesù stesso non costruisce nulla della sua vita - avrebbe pur potuto farlo - senza questa consapevole appartenenza al Padre. È questa relazione esistenziale che sostiene il suo agire, è questa relazione esistenziale che genera ogni possibilità, esse vengono dal Padre. Nello stesso modo in cui Gesù si definisce in relazione al Padre, a noi propone di definirci in relazione a Lui: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita".
Non è sconveniente partire da Gesù per progettare e definire la nostra vita. La promessa è che ogni fatica nel cammino trova in lui ristoro, e al compimento del cammino si gusterà la leggerezza; non il semplice appagamento, ma la leggerezza del suo giogo (la croce) che ci innalzerà fino al cielo. Il suo giogo sempre "ci innalzerà fino al cielo" (cit.).
La vita cristiana non è questione di progetti e di scelte, ma di vocazione è di giogo ... Le nostre sconfitte pesano, le sue fatiche portano alla leggerezza. Viviamo con coraggio la vita come vocazione, e ogni fatica come suo giogo ... che diventerà leggero.

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