lunedì 8 aprile 2019

Daniele 13,1-62 e Giovanni 8,12-20
"Io sono la luce del mondo"

Per comprendere meglio il Vangelo di oggi, dobbiamo tornare con la mente alla indicazione di tempo dell'inizio del capitolo settimo di Giovanni, quando ci è stato detto che Gesù salì quasi di nascosto a Gerusalemme per la festa delle capanne. Festa tradizionale che porta in se il retaggio del ringraziamento per i frutti della terra (i raccolti) e della permanenza di Israele nel deserto. È una festa che si celebra generalmente in settembre; varia in funzione del calendario lunare. Durante questa desta che dura sette giorni la liturgia del tempio di Gerusalemme prevedeva anche due gesti simbolici:
- La grande processione delle acque, che dal Tempio scende alla piscina di Siloe (fonte del Ghicon)  e per raccogliere l'acqua per la purificazione dell'altare; 
- L'illuminazione notturna del Tempio, nel segno del grande candelabro a sette braccia (la Menorah) e di altre fonti di luce.
L'acqua a cui Gesù fa riferimento al capitolo settimo, richiama l'immagine dell'acqua scaturita dalla roccia nel deserto (Numeri 20,2-13) come pure l'acqua che sgorga dal santuario in Ezechiele capitolo quarantasettesimo.
La Luce, è una evidente simbologia che richiama la luce di Yhwh, della colonna dell'Esodo; simbologia richiamata pure dalla modalità della costruzione delle capanne, le quali devono avere nella copertura la possibilità di lasciare filtrare la luce, del giorno all'interno della capanna.
Detto questo, sia il capitolo settimo che ottavo ci riportano l'auto manifestazione di Gesù ai giudei; Gesù afferma se stesso, ma lo fa a partire da quei segni che tutti potevano capire perché parte della tradizione liturgica del Tempio di Gerusalemme.
Ora quelle parole risuonano diversamente: "io sono l'acqua della vita ..."; "io sono la luce del mondo ..."
Gesù sembra dire: "Ciò che celebrate nella festa delle capanne, "io sono"; come lo è il Padre che da sempre testimonia di me nella Torah e nei Profeti".
Da queste parole ora possiamo dare significato alla simbologia della nostra fede, dove l'acqua che è Cristo è fonte della vita; come pure la Luce che è Cristo è verità è libertà; è vittoria sulla tenebra del mondo.

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