venerdì 20 settembre 2019

1 Tm 6,2-12 e Lc 8,1-3
Le sane parole del Signore ...

La religiosità, dice Paolo, è una cosa buona, anche se deviando, gli uomini trasformano la relazione con Dio in una esperienza negativa per sé stessi e per la comunità: "... alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti".
L'immagine odierna del Vangelo serve come "tipos" per aggregarci a una comunità, non solo per ispirarci ad essa ed insegnarci ad essere una comunità particolare. Al tempo di Gesù varie erano le tentazioni di separazione e di opposizione alla grande comunità israelita: gli Zeloti (rivoluzionari estremisti); gli Esseri (puristi/escatologici); i discepoli di Giovanni Battista (cercatori di una nuova via di conversione) ecc... Tutte esperienze spirituali e politiche che descrivono un travaglio rispetto alla intransigenza e rigidità/purità escludente della religiosità ufficiale.
Anche Gesù esprime, nell'annuncio del Regno dei Cieli, un insegnamento ideale e morale ma anche, che attraverso le sue parole è capace di suscitare un modo nuovo per aggregare molti che da subito vivono i senso di una fratellanza non inclusiva ma di comunione; una condivisione che è partecipazione e soprattutto vivono la relazione forte e personale con il maestro, ma nello stesso tempo con ogni altro discepolo. Una relazione che è libera, non costruita su regole e imposta da precetti; è libera senza distinzioni di genere (uomo o donna); di condotta morale (anche i peccatori); di ceto sociale (tutto diviene in comune) ecc... 
Una utopia di altri tempi? Certamente utopia se la si vuole vivere e realizzare nel continuo confronto con la "diversa realtà", ma possibile se le sane parole di Gesù fanno parte della vita, se declinano le scelte, se sono memoria stabile.
Paolo a Timoteo lascia una precisa indicazione su come vivere il quotidiano e tutto sembra proprio un bellissimo testamento di amore: "Ma tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni."

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