mercoledì 4 settembre 2019

Colossessi 1,1-8 e Luca 4,38-44
Vivere nella e della Parola

Si è soliti raccogliere nella espressione "la vita a Cafarnao" i brani di Vangelo che descrivono la quotidianità di Gesù. Oggi cerchiamo di accostarci a Gesù in questo suo vivere ogni giorno, nel suo dimorare con gente normale, nel suo reagire alla realtà.
Arrivare a Cafarnao, cittadina del lago, abitata da pescatori e piccoli e medi commercianti, ha messo Gesù di fronte al suo anonimato, egli "non era nessuno". La solitudine, la novità, la voglia di iniziare a parlar al cuore di quella gente di un regno dei cieli che loro non conoscono. È questo lo spazio che descrive il Vangelo, lo spazio delle nuove amicizie, dei primi incontri e contatto con la gente; è questo primo approccio che si manifesta anche nell'ospitalità che Simone a Gesù, introducendolo nella propria casa-condominio. Forse Simone semplicemente si è lasciato condurre dai sentimenti del cuore e visto che Gesù non aveva dove andare a dato semplicemente spazio alla propria generosità. Ma è proprio in queste relazioni semplici che il "regno dei cieli" già vissuto con la vita da Gesù, inizia a essere seminato, a mettere radici e a crescere ... come ogni granello di senape.  Ecco che guarire la suocera di Simone; parlare con i curiosi seduti in strada fuori dalla porta di quella casa che da lì aprichi anni sarebbe diventata il luogo di una delle prime comunità di discepoli; disperdere il male che si arrovella tra le fragilità umane ... Tutto questo ci racconta una quotidianità di normalità; guarire chi è malato è normale, condividere la Parola è normale, scacciare il demonio è normale ... Tutto questo è il regno dei cieli, è l'opera di Cristo, quel suo agire che lui si esprime in queste sue stesse parole: "È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato. E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea". Da Gesù, attraverso i suoi discepoli, attraverso Paolo, attraverso i Colossesi ... fino a noi, la normale quotidianità del regno dei cieli si rivela attraverso la "speranza che ci attende nei cieli. Ne abbiamo già udito l’annuncio dalla parola di verità del Vangelo che è giunto a  noi,".

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