domenica 8 settembre 2019

Sap 9,13-18; Sal 89; Fm 1,9-10.12-17; Lc 14,25-33
Amarti è desiderio e nostalgia di te ... Signore

Il Vangelo di questa domenica è preludio al capito quindicesimo di Luca dove l'evangelista narrando le parabole della Misericordia, ci introduce nel cuore del "buona notizia", ovvero nel cuore di Dio e nella missione di Gesù.
A questo punto lo sguardo sul capitolo quattordici ci crea qualche problema ...
Se ci è sembrato di capire che Gesù chiama tutti buoni e cattivi ad entrare nel regno; se è evidente una certa "ansia" per sollecitare alla sequela; di punto in bianco sembrerebbe che Gesù voglia stoppare tutti ... Quasi a porre una "strettoia", quasi un esame per poter essere ammissione alla fase seguente.
Ma è proprio questo l'intento di Gesù? Non so se sia solo questione di formare il discepolo attraverso un cammino di conversione, ma certamente questo cammino ha in sé un momento di consapevolezza, di svolta che trasforma profondamente il cuore del discepolo, le priorità dei suoi "amori".
Essere cristiani, effettivamente non può essere qualificato dalla partecipazione alla Messa domenicale, e dalla buona formazione umana e dalla dottrina ...
Lo comprendiamo tutti, quanto è impegnativo essere realmente cristiani nel mondo e quanto sono "potenti" le condizioni poste da Gesù; sono potenti perché esigono chiarezza e totalità.
Ciò che è contrasto, in realtà, è il modo che Gesù usa per portarci a consapevolezza: "può l'amore, in tutte le sue espressioni compresa quella più alta dell'amore al padre e alla madre, essere di impedimento a seguire la via, la verità è la vita? può l'amore essere di impedimento al raggiungimento della vera felicità? Può il nostro bisogno di amore opporsi al compimento della legge di Dio, quella stessa legge che ha nell'amore la sua pienezza?"
No, nulla è più perfetto dell'amore e nulla deve intaccare la scelta di amore al Signore che ci porta a seguirlo nella vita: questa è una priorità, anzi un assoluto esistenziale!
Ecco perché se non imparo realmente ad amare attraverso l'esperienza concreta della Misericordia, come potrò realmente seguirlo sulla via della croce?
La croce è condizione di vita, e si rivela esprime nel "testimoniare lui, nel dargli credibilità". Da cosa conosceranno che siete miei discepoli ci ricorda Gesù? Non dalla perfezione morale, non dalle generose offerte, non dal buon comportamento, ma dall'amore: se vi amerete gli uni gli altri.

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