domenica 15 settembre 2019

Es 32,7-11.13-14; Sal 50; 1 Tim 1,12-17; Lc 15,1-32
La misericordia non è un sentimento!

Le parabole del capitolo quindici di Luca sono illuminanti per dirci come l'amore e l'amare hanno una consistenza che mai viene meno.
Cento pecore ... Sono poche, a me è capitato di vedere, in Palestina, greggi anche di 400/500 pecore; perderne una è un rischio calcolato. Ma questo rischio non avrebbe nulla a che fare con l'amore ...
Smarrire una moneta in una case in cui il pavimento non è certo finemente in ceramica, ma è fatto di grosse pietre accostate e battute in terra, tra le quali, quando si pulisce e si spazza casa, tutto si infila nascondendosi, anche le monete, per cui se si trova qualcosa è proprio una bella fortuna, è una gran soddisfazione; forse altre donne avrebbero scelto di lasciare stare tutto come era, e dare la moneta per persa. Rinunciare quindi all'amore ... Mai!
Solo la "caparbietà" di un Padre, di chi ama nella libertà arriva a mostrare l'amore come indistruttibile misericordia.
Trattare con amore i propri figli vuol dire rischiare la loro libertà ... Quel Padre (che nell'immaginario di Gesù è certamente suo Padre, Dio) ha realmente rischiato tutto ...
Ha rischiato il suo amore, il suo bene per loro; lo ha fatto fidandosi della loro libertà, fidandosi della gratuità del suo amore. Così come ha insegnato a loro, così ha agito, così ha sperato di riconoscere nei suoi figli i segni fecondi dell'amore misericordioso.
Ed è proprio così! L'amore non delude! L'amore può fare soffrire, ma non delude, perché l'amore rivela la verità che ci riscatta e ci libera dalle nostre storture e fragilità. È un figlio restituito al Padre in un travaglio di amore quello che se ne va e che ritorna a casa, che ritrova tutto ciò a cui aveva liberamente rinunciato. Ma proprio la libertà del padre rinnova il prodigio dell'amore misericordioso. È come non pensare, visto che la narrazione sembra non aver una fine definita; come non pensare che anche il secondo figlio dopo aver buttato fuori tutta la sua rabbia, il suo rancore, la sua incapacità di amare, si sia arreso liberamente a un amore gratuito che non cedeva di fronte a lui, e gli mostrava quale posto aveva nel cuore di Dio?
Il padre della Parabola è l'immagine di un Dio scandalosamente buono, che preferisce la felicità dei suoi figli alla loro fedeltà, che non è giusto, ma è di più, esclusivamente amore. Allora Dio è così? Così eccessivo, così tanto, vidi esagerato? Si il dio in cui crediamo è così!
Con questo capitolo l'evangelista Luca ci mostra ciò che lui stesso ha imparato da Gesù, dalle sue parabole, e con meraviglia ci chiede di lasciare che le immagini, tocchino la nostra umanità e realizzino ciò che dicono.

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