giovedì 19 marzo 2020

2 Sam 7,4-5.12-14.16 e Matteo 1,16.18-21.24
Solennità di San Giuseppe 
Sposo, padre, custode e protettore ...

"Canterò in eterno l’amore del Signore, di generazione in generazione farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto: È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedeltà", Salmo 88. Questo salmo risuona come canto alla paternità di Dio, ma è canto di gratitudine di ogni padre e del riconoscimento della paternità.
L'evangelista Matteo, pone all'inizio del suo Vangelo la genealogia di Gesù; è un dato forse non suffragato da certezza e verità storica, ma certamente ha un significato antropologico, oltre che teologico. Ciascuno di noi, superata la fase della contrapposizione con le figure parentali; integrata e portata a compimento la propria autonomia esistenziale, recupera anche quella figura paterna che spesso è stata oggetto di scontri e incomprensioni. Il Padre si colloca allora all'origine del senso della nostra storia personale. Non importa che sia perfetto, o che sia un eroe o un uomo di successo, importa che ci sia! Esso rappresenta la certezza della nostra esistenza a partire dall'amore di chi ci genera nella vita; nella figura del Padre, si svela il complesso dinamismo dell'origine. Anche per Matteo mettere al "principio" un riferimento così forte, ha senso per spiegare e mettere in relazione Gesù con la Paternità di Dio, e come espressione della fedeltà, che è per sempre, del suo amore. Chi si sente parte della paternità di Yhwh, si sente frutto di una scelta di fedeltà nell'amare, che si concretizza poco per volta nella vita.
Padre, sposo, custode, protettore ... sono ben altro che titoli liturgico-religiosi; essi tratteggiano la paternità di Dio, e da quella anche la paternità di Abramo, ... dei Patriarchi, ... di Davide, di Giuseppe ... ma anche la nostra paternità. Essere padre significa essere fedeli nell'amore, con una fedeltà che si manifesta nella tenerezza degli affetti, nella forza della guida, nella vulnerabilità delle personali fragilità, ma soprattutto nella fedeltà nell'amare coloro che sono generati figli. Santa è la paternità che ci fa custodire nel cuore il dolce/amaro ricordo di nostro Padre e ci fa gustare, ora, la bellezza di essere Padre nella carne, ma soprattutto nell'amare ... Bellezza che si concretizza e si rivela come amore di predilezione, pur senza essere un amore chiuso ed egocentrico.
Oggi nel ricordo di San Giuseppe, la preghiera e il ricordo ai papà, come anche a chi ci è "Padre" amandoci.

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