mercoledì 11 marzo 2020

Geremia 18,18-20 e Matteo 20,17-28
Il terzo giorno, risorgerà ...

Siamo ancora nel primo giorno. Il giorno faticoso della flagellazione, della crocifissione, della derisione ... Giorno di dolore in cui, anche la preghiera diviene un grido disperato e mezzo tra rabbia e abbandono ... "Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato" (Sal 22). È in questa situazione paradossale, che le parole di Gesù sulla grandezza degli uomini della terra e sul servire, assumono uno strano significato, e si impongono per dare nuova luce e comprensione della realtà. Infatti, esse, ci insegnano come il Servizio, cioè il Regnare sono possibili solo a partire dalla croce. Vivere con fedeltà l'attuale esperienza quotidiana della vita, per amore dei fratelli, con responsabilità e consapevolezza, è il modo per generare germi di salvezza,  per sconfigge ogni "virus", da quello della ipocrisia a quello della menzogna. È quel Servire che rinnova tutto, e vince il maligno, ... "Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".
Di fronte alle menzogne, e alle insinuazioni di alcuni credenti, anche nella fatica di questo tempo di prova, non sono certo gli attacchi ad oltranza verso colui che "serve in nome di Cristo" a generare comunione e nemmeno sobillare in nome di una pretesa "Messa cancellata". Questo tempo è il primo giorno, della salita sul monte della croce (Golgota), è il giorno dei paradossi assurdi; è il tempo dell'ipocrisia di Scribi e Farisei; della menzogna del seduttore. Sarà il giorno in cui sperimenteremo, nella nostra carne e anche nella fede, la Passione di Cristo per l'umanità. Anche questo ci aiuterà a fare parte con i patimenti di tutti gli uomini e donne della terra. Attendiamo con pazienza e speranza il secondo giorno, il Sabato Santo, il tempo della preghiera sottovoce e del silenzio di Dio - il vero deserto spirituale -. Già a questo giorno la Chiesa, si prepara accompagnando, con responsabilità e prudenza l'intera umanità; da sempre nel "sepolcro" del mondo, continua ad elevare il Sacrificio del Figlio di Dio che da allora, perennemente, si dona per la salvezza dell'uomo. In questo tempo il rischio è di pretendere di capire, o di chiedere per dare soddisfazione alle nostre domande che a volte sono pretese. Ma ci viene proposto di vivere il "Servire" cioè mettersi a disposizione, per mostrare come ogni discepolo di Gesù, costantemente sale a Gerusalemme, per vivere la passione del il primo giorno, per digiunare e ugualmente celebrare con la Chiesa i Sacri Misteri nel secondo giorno, in attesa della luce della risurrezione, il terzo giorno.

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