lunedì 23 marzo 2020

Ezechiele 47,1-9.12 e Giovanni 5,1-16
Faceva queste cose di sabato

Come dire: "Gesù se le cerca proprio ...."; "Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato".
Quanto accade al paralitico; come anche accadrà al cieco; avviene sempre in un contesto parallelo alla liturgia ufficiale. Al centro dello sfondo del racconto, infatti, ci sta il Tempio e la sacralità dei suoi riti: la Pasqua, il riposo del Sabato, la festa delle Capanne e la Purificazione del santuario ecc ...
Gesù è frontalmente in rotta di collisione con l'istituzione religiosa rappresentata dai sacerdoti, scribi e farisei, ed espressa con rigore nella liturgia ufficiale di Israele. Ma proprio in forza di questa situazione, i gesti che Gesù compie, nel giorno di sabato, rappresentano ben di più della violazione della Legge: "È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”; in modo analogo anche per il cieco nato, Gesù compie un gesto: fare del fango e spalmarlo sui suoi occhi, poi lo manda a Siloe a lavarsi; un susseguirsi di agiti e di azioni che infrangono il Sabato, il giorno del riposo, il giorno della festa. Ma in Giovanni, come altre volte abbiamo detto, questi non sono mirarli, ma Segni. Dobbiamo anche noi entrare nel Segno sacro di Dio, nel concerto di Segno come Sacramento di Cristo. Non sono miracoli che rivelano la potenza, ma sono Segni che esprimono la presentata salvifica nella sua efficacia. È l'amore di Dio per la sua creatura umana che il Segno realizza. Quale è il bene del paralitico? Quale è il bene del cieco? Il vero bene è la nostra salvezza (liberazione dal male, redenzione) ed essa si compie (viene realizzata) nel riposo del sabato, nel Sabbà, giorno di Dio e di tutta la creazione, giorno che culmina con la risurrezione. Questi Segni, Sacramenti della presenza amorosa di Yhwh, preparano il grande segno della risurrezione, che come ci dice l'evangelista Giovanni: "Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme"; la vera festa dei giudei nella quale Gesù sale a Gerusalemme, sarà la sua ultima Pasqua in questo mondo, ma pasqua eterna di redenzione, il vero segno del riposo, il vero Sabbà.

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