martedì 26 gennaio 2021

I settantadue amici di Gesù ...

2 Timoteo 1,1-8 e Luca 10,1-9


Avete davanti a voi un lavoro superiore alle vostre forze e al vostro numero ... Sarete come agnelli in mezzi ai lupi ... Non portate nulla con voi ... Se queste sono le condizioni del discepolato, Gesù è un pessimo gestore delle risorse umane; non è certo questa la strategia vincente per una efficace propaganda del Vangelo. Ma, cosa ci sta dietro a questo: "designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi". 
Non dobbiamo mai dimenticare come all'origine di questo essere mandati stia una amicizia, ci sta la relazione intima e profonda con il Signore. Nessuno andrebbe da nessuna parte se non sentisse in se stesso quel vincolo fedele e per sempre, di amore, che è la scelta che Gesù fa di ciascuno: lui ci sceglie come amici. È in forza di questa amicizia che il Vangelo può essere condiviso ancor prima che insegnato; ma questo accade solo attraverso il passaggio e il contatto da persona a persona. La Chiesa non è una azienda, il missionario non è una professione; essere prete, frate o suora non significa avere un compito di propaganda o di promoter. Il battezzato è uno dei settantadue ... egli cammina nel mondo, cioè vive la quotidianità,  e in forza dei suoi piedi anche Gesù cammina nel mondo e incontra uomini e donne per far a tutti la sua proposta di amicizia.


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