venerdì 1 gennaio 2021

Sotto la tua protezione ...

Num 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21


Ieri ultimo giorno dell'anno, tutto abbiamo affidato a Dio, il passato, il presente e il futuro, oggi in questo primo giorno dell'anno la Chiesa ci invita a riprendere con speranza il cammino certi della vicinanza del Padre, e si affida a colei che è Madre di Dio e perciò madre della chiesa e madre nostra. Il primo appello che la Chiesa da 54 anni pone di fronte a ogni uomo è quello per una pace vera. Oggi alla madre di Dio chiediamo la pace per questo nostro mondo ferito e per ogni uomo. La Giornata mondiale della paceper invocare un futuro che conduca verso la pace universale. Da Paolo VI nel 1968, i vari pontefici fino a papa Francesco, hanno dedicato il Capodanno alle tematiche di politica internazionale, promuovendo un messaggio di fratellanza universale per tutti i popoli della terra. Il paragrafo finale del messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale della pace, sintetizza in poche righe il contenuto di tutta la lettera: "In questo tempo, nel quale la barca dell’umanità, scossa dalla tempesta della crisi, procede faticosamente in cerca di un orizzonte più calmo e sereno, il timone della dignità della persona umana e la “bussola” dei principi sociali fondamentali ci possono permettere di navigare con una rotta sicura e comune. Come cristiani, teniamo lo sguardo rivolto alla Vergine Maria, Stella del mare e Madre della speranza. Tutti insieme collaboriamo per avanzare verso un nuovo orizzonte di amore e di pace, di fraternità e di solidarietà, di sostegno vicendevole e di accoglienza reciproca. Non cediamo alla tentazione di disinteressarci degli altri, specialmente dei più deboli, non abituiamoci a voltare lo sguardo, ma impegniamoci ogni giorno concretamente per «formare una comunità composta da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri".

Quali sono questi principi sociali che permettono una navigazione e sicura nello sconcerto della storia?
Papa Francesco parla della “grammatica” della cura: la promozione della dignità di ogni persona umana, della solidarietà verso i poveri e gli indifesi, della sollecitudine per il bene comune e della salvaguardia del creato.
Sono questi i criteri che devono muovere non solo i grandi ideali ma la nostra quotidiana esperienza di vita. Perché la pace, trae la sua forza e possibilità dalla cura e dalla promozione delle relazioni umane, e dalla salvaguardia verso il creato, a partire dalla nostra quotidianità.
"La cultura della cura, quale impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti, quale disposizione ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione e alla guarigione, al rispetto mutuo e all’accoglienza reciproca, costituisce una via privilegiata per la costruzione della pace". 
Ecco allora anche un invito particolare che sempre il Papà ci rivolge, quello di guardare a Maria, e lasciarci ispirare da lei, dai suoi sentimenti dalla sua vita.
Dove il Vangelo che Maria "custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore".
Ma cosa custodisce? Lo stupore, le felicitazioni dei pastori ... non archivia l'avvenimento per richiamarlo alla memoria in altri tempi ...
Maria ci mostra che custodire nel cuore significa accogliere e valorizzare. Ma non in un modo statico, ma con l'ardore di chi agisce nella carità.
Maria custodisce la presenza di Dio, a partire dalla Parola ricevuta e di cui diviene serva; accolta e custodisce la Parola perché porti frutto, perché diventi carne, perché si realizzi nella vita.
Maria custodisce con amore la vocazione ricevuta: essere madre di Dio; Maria custodisce nel cuore il desiderio di Dio per ciascuno di noi: chiamati ad essere santi (non perfetti) e immacolati (ma peccatori), davanti al Padre nell’amore (grati del dono ricevuto).
Maria custodisce nel cuore la gioia di poter cantare la propria gratitudine. Si canta se dal cuore sgorga la gioia. Ed ecco che Maria ci mostra come perfino le situazioni difficili vengono affrontate con un canto nel cuore e con un sorriso sulle labbra.

Per questo oggi con fede ci affidiamo a Maria, sotto la tua protezione cerchiamo rifugio Santa Madre di Dio.

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