mercoledì 10 marzo 2021

Compimento della legge è amare.

Deuteronomio 4,1.5-9 e Matteo 5,17-19


Anche per noi, come per i primi cristiani provenienti dal giudaismo, Gesù è colui che 
porta a compimento, cioè a pienezza la legge di Dio. Ma cosa significa realmente dare compimento? Gesù non è uno Scriba e neppure un Fariseo, non è un maestro convenzionale che insegna una dottrina, o ad applicare determinare leggi. Per Gesù la legge da osservare e da fare è la volontà di Yhwh, compiere a sua volontà, così come ci insegna nel Padre nostro: "sia fatta la tua volontà ..."
Ma di quale volontà si sta parlando? Quale è la volontà di Dio?
Sappiamo che la pienezza della legge di Mosè è il comandamento di amare Dio e di amare il prossimo (Deuteronomio 6,5 e Levitico 19,18). Ma sappiamo anche che l'amore a Dio è un amore totale, che però non può esclude l'amore al prossimo, ma ugualmente l'amore a Dio porta in sé un assoluto una priorità: La volontà di Dio è che l'amore a Lui si esprima anche nell'amore al prossimo. Questo amare dice tutto il desiderio di Dio, dice ma volontà di Yhwh; chi ama compie tutta la legge ed eredita la vita eterna. È questo sguardo nuovo che supera le minuzie dei precetti e che non fissa la legge a dei canoni scritti su una pietra, ma svela la legge come la volontà di Dio Padre, il desiderio di amore, e il suo realizzarsi nella vita di ogni uomo. L'amore porta, in questo modo a compimento ogni esistenza, e crea quella realtà nuova di cui tutti possono stupirsi, se amano.
Credo che ora occorra darci una scossa! Se non siamo disposti a cambiare noi stessi amando, cioè se non mettiamo l'amore come punto di riferimento del nostro essere e del nostro fare, non riusciremo mai a comprendere il pensiero di un Dio che è amore, e nemmeno di Gesù, suo figlio, che è l'amore donato e che continuamente come Spirito ci sollecita ad amare.

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