domenica 28 marzo 2021

Narrazione della passione ...

Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mc 14,1-15,47

Domenica delle Palme

Ritorno con il ricordo a quei luoghi, in quella settimana, nella quale per quelle strade, ho vissuto questi santi giorni. Ritorno col ricordo al momento nel quale arrivati a Gerusalemme, si rimane incantati nel vedere dal monte degli Ulivi; le mura della città Santa; la spianata delle Moschee (del Tempio); le cupole del Santo Sepolcro e i campanili delle chiese antiche sopravvissute alla distruzione del tempo e degli uomini. Quando oggi sentiremo il racconto della passione, non solo potremo immaginare ciò che il Signore a vissuto nella sua carne, ma potremo dire di essere stati nello spazio in cui il tempo ha consacrato il mistero del Dio fatto uomo per la nostra salvezza. È molto diverso fare memoria ed essere stati nel luogo in cui la memoria ha avuto origine. Dopo aver baciato il Sepolcro, dopo essere saliti al Golgota, ascoltare la “Passione” non è semplice, anzi è più complesso di quanto prima si possa immaginare: perché si percepisce senza scandalo che “è dal dolore che viene la risurrezione”. Ed ecco che la fredda roccia della tomba ci è testimone del calore della vita che risorge. Baciare il Sepolcro è molto, molto di più che un gesto di venerazione, baciarlo significa adorare, amare il mistero.

Nessun commento:

Posta un commento