venerdì 19 marzo 2021

Lo fece Signore nella sua casa!

2 Sam 7,4-5.12-16.16 e Matteo 1,16-18.21-24

Solennità di San Giuseppe


Questo versetto conclude la preghiera dell'ora terza: " Dio lo fece signore nella sua casa, gli affidò i beni più cari".
In questa solennità della Chiesa in cui anche tutti i "babbi" o "papà" vengono ricordati e benedetti, la Parola ci riempie di consolazione e ci riconduce all'essenziale: "la paternità di Dio per i suoi figli".
"Con cuore di Padre", non è solo un titolo ad effetto di una lettera che introduce l'anno dedicato a San Giuseppe, ma è la condizione che ogni uomo, deve sentire in se stesso. La paternità è cura, è servizio, è sentimento, è voler bene, ma soprattutto è generare ... E ogni uomo in quanto tale genera, e non solo nella carne. La paternità esprime e ci rappresenta una via di intima relazione con Dio che è il Padre! Ci avvicina a lui e ci mostra come restituire quell'amorevolezza che l'Onnipotente pone con larghezza nel nostro cuore ... Il "cuore di padre" è largo e grande nella amorevolezza, è questa la dimensione generativa che unisce tutti gli uomini. L'esercizio di questa paternità, la insegna a tutti noi, il custode del figlio di Dio, il quale tutto ha espresso nella cura premurosa di quel figlio che era suo, oltre che Padre del cielo, per amore e, nell'amorevolezza lo ha generato come suo.
La paternità non si addice alla "sdolcineria", ma è cosa seria, al pari della maternità di Maria e della Chiesa. Nella paternità Dio ha tessuto la trama della storia di salvezza, usandola come filo che tutto unisce, da Adamo fino a noi, passando per i Patriarchi e intrecciandosi con la storia di tutti i giorni. Giuseppe di questo intreccio ne ha fatto vera esperienza, e ha alimentato in essa la sua fede.

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