giovedì 20 maggio 2021

Coraggio, mi sarai testimone!

Atti 22,30;23,6-11 e Giovanni 17,20-26


La vita di Paolo trova compimento nella testimonianza che l'apostolo darà a Roma. È questa prospettiva che ci permette di leggere in modo più attento ciò che prepara questa testimonianza, che si avvicina e associa alla passione morte e risurrezione di Gesù a Gerusalemme. Anche a Paolo viene chiesto di essere testimonianza viva del dono della vita. Non è una sconfitta giudiziaria, non una sentenza di morte per decapitazione, ma è il dono della vita. Paolo stesso nel sinedrio pone e sottolinea il motivo di ciò che sta accadendo: "la speranza bella risurrezione dei morti".
"Mi sarai testimone a Roma!" Ma testimone di cosa? "Della risurrezione dei morti?" Ovvero di tutto ciò che il risorto è protagonista nella sua esistenza terrena. La disputa che si accende nel Sinedrio, il rapporto c'è l'autorità romana, tutto si esprime come logica del mondo e dei limiti dell'umano, ma ciò che Paolo custodisce in se stesso è proprio la consapevolezza di passare attraverso a strettoia del mondo con la novità che può rendere il mondo completamente nuovo: "la risurrezione dei morti".
Anche a nostra quotidianità chiede di essere vivificata dalla nostra testimonianza! Quale testimonianza possiamo portare del nostro amore al Signore, dell'amore alla gli amici e fratelli. Del nostro spendere la vita per rendere la realtà più umana e di Dio insieme?


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