giovedì 27 maggio 2021

Gesù parte dal desiderio

Siracide 42,15-26 e Marco 10,46-52


"Che cosa vuoi che io faccia per te?" È una domanda bellissima e importantissima, che Gesù rivolge al cieco, come ieri a Giacomo e Giovanni ("Che cosa volete che io faccia per voi?"). Ma è anche la stessa domanda che Gesù pone a ciascuno di noi per intercettare il desiderio più profondo del cuore. Cosa provoca in noi questa domanda, sapendo che è Gesù a farcela? È una domanda che ci appartiene, fa parte di noi, della nostra chiamata, della nostra fede.
Quante volte nella preghiera, nell'ascolto della Parola, nell'Eucaristia ho sentito vibrare in me queste parole di Gesù: “Che cosa vuoi che io faccia per te?” O piuttosto: "ti chiedo di fare questo per me!"
Quale desiderio più intimo e vero vuole intercettare questa domanda del Signore?
"Signore fa che io veda!" Fa che io veda le mie miserie e le mie meschinità, fa che io mi accorga del dolore dei miei fratelli e delle loro sofferenze. Signore fa che io ti riconosca nei più piccoli, nei poveri, negli ammalati, così come ti riconosco nella preghiera, nella tua parola e nei sacramenti. Fa che tutto quello che ogni giorno accade nel mondo mi parli di te e mi spinga a servirti, senza mai stancarmi. Fa che nulla e nessuno, in questo mondo, che sembra andare a rotoli mi sia indifferente, tanto lontano da estraniarmi e chiudermi in me stesso. Ma la cosa più bella sarebbe fare noi quella domanda a Gesù, avremmo centrato il suo desiderio!

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