lunedì 17 maggio 2021

Impose le mani ...

Atti 19,1-8 e Giovanni 16,19-23


Esiste una conversione alla "Giovanni Battista", che è la conversione della vita che si apre alla consapevolezza del bene; è la conversione come cambiamento degli stili e degli atti morali che seguendo il principio della ragionevolezza, abbandonano l'istintività; è la conversione del cuore, cioè attrazione di tutto ciò che siamo quando viene in contatto con la promessa di felicità e pienezza che ancora non si possiede.
Ma esiste anche la conversione nello Spirito Santo. A leggere bene questa pagina di Atti, si intuisce ciò che Paolo viene a portare il di più, il compimento, nella fede di quella nascente comunità di Efeso. Il gesto di imporre le mani da parte di Paolo raccoglie tutta la tradizione di Israele e ripropone il gesto stesso di Gesù nel portare a compimento la Parola. Il gesto di imporre le mani accoglie la nostra disponibilità alla conversione della vita, e pone in essere una condizione nuova: non è battesimo (immersione) nell'acqua, ma è immersione nella vita di Gesù.
Lo spirito non è un sigillo di perfezione, di autenticazione, ma è il dono di amore che ci permette di immergerci bella vita di Cristo, nella sua vita, morte risurrezione.
È questo il veto battesimo, che ci rende veri discepoli del Signore. Ogni giorno, allora, è occasione di recuperare la nostra immersi e battesimale e riscoprire il nostro amore al Signore che trova la sua origine nell'imposizione delle mani ...

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