sabato 8 maggio 2021

La missione è evangelizzare ...

Atti 16,1-10 e Giovanni 15,18-21


Il fine della Chiesa, è l'annuncio del Vangelo. Gli apostoli ricevono dal Signore il mandato di annunciare il Vangelo ad ogni creatura. Il nostro catechismo dice che il fine della Chiesa è: "essere il sacramento dell'intima unione degli uomini con Dio" e "la sua struttura è completamente ordinata alla santità delle membra di Cristo" (Catechismo della Chiesa Cattolica 775, 773). Credo che le due espressioni, si incontrino nel destinatario dell'azione: l'uomo. L'evangelizzazione non è una propaganda ideologica e neppure un'articolato progetto umano. Negli Atti degli Apostoli, quando i progetti dei missionari prevalgono rispetto all'opera dell'evangelizzazione, si manifestano subito i limiti, le divisioni e le divergenze di opinioni.
Ma anche questo mette in risalto che l'evangelizzazione, anche se passa attraverso la nostra capacità umana, attraverso le nostre forze e limiti, è opera dello Spirito.
È lo Spirito che attraverso le situazioni del vissuto scompiglia i progetti, forse troppo facili di convertire l'Asia minore e orienta invece tutte le energie e le forze di Paolo e Timoteo verso l'Europa, verso il mondo greco. Siamo di fronte ad un orizzonte nuovo; ma non è forse questo nuovo la garanzia che siamo di fronte all'azione dello Spirito.
L'evangelizzazione chiede il confronto con un mondo che si trasforma e che cambia, con tutto ciò che comporta il cambiamento; questo non è modernismo! Siamo di fronte al compimento del tempo! Ed è sempre questo stesso mondo destinato all'intima comunione con Dio. La Chiesa deve essere capace di generare questo cammino di santificazione, diversamente l'evangelizzazione diviene conservazione e il segno sacramentale, semplice prassi di iniziazione.

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