lunedì 9 agosto 2021

Come è bello un Dio che ama

Osea 2,16.17.21-22 e Matteo 25,1-13

Santa Teresa benedetta delle Croce


Le parole di Dio rivolte al profeta Osea, misticamente velate nel dialogo all’amore del proprio cuore, rappresentano quelle parole che ciascuno desidera per sé.
Il desiderio di una vera appartenenza nell’amore quale superamento di ogni timore ed esitazione. Essere amati ed amare quanto ci inebria!
La condurrò nel deserto, luogo di solitudine e di seduzione. Dio si paragona a un amato che seduce la propria amata. Parlare al cuore è fare riecheggiare nell’intimità dell’esistenza parole capaci di dare suggestione, pienezza, gioia, compimento. La seduzione per Dio non è un atto finalizzato a una sottrazione, quasi un sedurre per predare, ma è un corteggiamento esemplare per conquistare la propria amata.
Quando la nostra relazione con Dio assume i toni di un dialogo di amore? Quando ci spogliamo della fede teologale fatta di prescrizioni, norme e pregiudizi, per lasciarci riempire dalla fede esperienza di incontro con l’amato?
Il profeta Osea si fa araldo per il suo popolo di questa esperienza di fede, e tanto dovrà soffrire per questo. Ma anche l’evidenza dice che solo l’amore di Dio è capace di dare vero senso ad ogni nostra attesa ed esistenza: “... e tu conoscerai il Signore.”

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