domenica 15 agosto 2021

Un segno nel cielo ...

Ap 1,19;12,2-6.10; Sal 44; 1 Cor 15,20-26; Lc 1,36-56

 

Che cosa è un "segno glorioso nel cielo"?

Il Segno è una indicazione che rimanda ad altro ... Il segno di una donna, che rimanda a Maria madre di Dio e al frutto del suo grembo, colui che facendosi carne realizza pienamente e perfettamente la salvezza.

Glorioso, significa che non rispecchia sé stesso ma la presenza di Dio. La gloria esprime la presenza di Dio come amore concreto di cui possiamo fare esperienza. La gloria si rivela come amore, e l'amore tra noi e con Dio manifesta la gloria: Presenza di Amore.

Nel cielo ... Che cosa è il cielo? Ciò che è altro dalla terra o ciò da cui proviene anche la terra?

Non è il cielo lo spazio di Dio che tutto avvolge e tutto sostiene? Non è il cielo il compimento e l'origine delle promesse di Dio ad Abramo? Guardando il cielo tutto assume un alone di mistero ma pure di una originaria nostalgia: il cielo stellato segno di immensità e dell'amore fecondo di Dio Padre.

Fatta questa premessa ora Possiamo concentrarci nell'espressione più forte di Apocalisse: "Ora si è compiuta la salvezza". Che cosa significa?

La salvezza ora è compita e si realizza sempre in continuità nel tempo.

È la nostra fede, la nostra esperienza di chiesa, il nostro vivere la comunità che esprime la salvezza nel suo realizzarsi continuamente.

Gli eventi passati, in questa prospettiva, non sono mai solo semplici nostalgie, ma nemmeno vetrine museali per conservare per un gusto intellettuale o solo affettivo.

Ecco allora che il Vangelo ci introduce nel modo in cui Maria è parte eminente della storia di salvata e come a partire da lei quella storia avvolge tutti i tempi.

Maria Assunta al cielo, come ogni altro segno glorioso di Dio, ci ricorda e rende attuale, semplicemente e sempre, che "Dio invece è sceso. E ha dato la sua vita".

"Dio è sceso sulla terra, e oggi ci dona la sua vita ..." Oggi ci dona la sua vita!

Forse oggi questo dono della vita di Dio interessa a ben pochi, ma non importa, perché questo è il segno che resta anche attraverso la nostra testimonianza e il nostro vivere come comunità cristiana la fede in Gesù Cristo. Ecco questo è il messaggio della parola oggi: accogliamo la salvezza come dono della vita di Dio, oggi!

Maria accoglie la salvezza perché riconosce l'amore di Dio in ciò che le accade e, in forza di ciò, riesce a gridare a tutti gli uomini le grandi cose che Dio porta a compimento.

Maria ha percepito Dio mentre entra nella storia, nel suo venire come vita nel suo grembo di ragazza che dice il suo sì; come pure nella vita e nel grembo di un’anziana che rifiorisce; Maria sente Dio che danza nella gioia di un bimbo di sei mesi ancora nel grembo della madre. Oggi Maria vede Dio lì dove la vita umana è difesa, salvata e onorata. Ecco che il cantico di lode della vergine raggiunge tutte le generazioni. Perché è Lui, Dio, che agisce nella nostra piccola e insignificante avventura umana. Maria comprende che il motivo della sua gioia non è quello che lei fa per Dio, ma quello che Dio fa per lei; non quello che io faccio per Dio, ma ciò che Dio fa per me. Ecco allora che la salvezza è che lui mi ama, non che io lo amo. E che io sia amato dipende da lui, non dipende da me. (è questa la salvezza)

Dei segni gloriosi della salvezza, allora è piena anche la nostra storia presente, ed è su questi segni, con novità e fantasia, che possiamo camminare per vivere la nostra appartenenza a Gesù Cristo.

Tre parole che oggi possono aiutarci a vivere questa solennità e il messaggio di Dio: ti ringrazio (per non dire ti magnifico) Signore per il tuo segno in ciò che mi accade; ti ringrazio (ti magnifico) Signore per la memoria che posso fare della mia storia vissuta in questa Chiesa, in questa comunità; ti ringrazio (ti magnifico) perché in tutto questo tu ti fai mia salvezza.

Segno, memoria e salvezza!

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