martedì 17 agosto 2021

Una storia antica che costantemente si ripete

Giudici 6,11-24 e Matteo 19,23-30


Il brano della prima lettura di oggi ci introduce nella vocazione di Gedeone figlio Ioas che si trovava sotto al terebinto, di nascosto per paura dei madianiti a battere il grano. Il periodo storico in cui versava Israele non era dei migliori anzi, il popolo aveva abbandonato l'alleanza con Yhwh e si era rivolto ad altri dei; siamo in un periodo di grave apostasia.
È in questo contesto che Gedeone riceve la "chiamata" di Dio: "il Signore è con te, o uomo forte e valoroso!"
Dio a volte opera in modi strani, non sempre a noi chiari; Dio parla al cuore della persona, e lo fa nel contesto della vita reale, qualunque essa sia.
"Oggi mentre ero al lavoro queste parole improvvisamente hanno raggiunto il mio cuore all’improvisso mentre ero anche io sotto il terebinto della paura e del fallimento, ma Dio parte sempre dai nostri fallimenti per iniziare di nuovo".
Spesso pensiamo che di fronte sul nostro limite, e a causa del nostro peccato, Dio ci possa rigettare, ma non è mai così. Dio parte proprio da quel limite è da quel peccato per esser il Dio con noi, per incoraggiare, per portare la sua presenza accanto a tutti noi.
La chiamata di Gedeone non si esaurisce in un incontro personale, ma divine il segno di quella salvezza che Dio mai rinuncia a portare a compimento, sempre.


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