lunedì 23 agosto 2021

Il Vangelo è un attestato di amore.

1Ts 1,2-5.8-10 e Matteo 23,13-22


Iniziamo questa mattina la lettura della prima lettera di Paolo ai Tessalonicesi, e terremo come attenzione, considerarla scritta direttamente a noi, oggi, non una lettera del passato. Paolo ci fa le lodi, perché dice, riconosce in noi una fede piena di opere, una carità instancabile è una speranza che non conosce cedimento. Ecco che già qui potremmo avere qualche cedimento nella nostra autoconsiderazione. Può veramente, Paolo, rallegrarsi di noi?
Il secondo aspetto che Paolo immediatamente ci condivide è la sua convinzione circa lastra elezione: cioè possiamo veramente essere certi di essere figli di Dio? Oppure dobbiamo sperarlo senza averne la certezza?
Paolo afferma che siamo amati da Dio, e sappiamo che questa condizione non dipende dal nostro amore verso Dio, ma solo dal suo amarci. Ma questo amore come ci viene donato, come ci viene incontro? Paolo dice: "attraverso il Vangelo che vi ho annunciato!"
Che diamo amati da Dio, ne è prova il Vangelo di cui siamo depositari. Il Vangelo è rivelazione della salvezza, dell'amore di Dio padre per noi, se in tutto è il Vangelo di Gesù Cristo. A questo punto come considero il Vangelo?

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