giovedì 26 agosto 2021

Una catechesi reale sull'amore

1 Tessalonicesi 3,7-13 e Matteo 24,42-51


Paolo si trovava ad Atene e preferisce mandare Sila e Timoteo a prendersi cura dei credenti delle varie chiese. Per questo, Paolo, separato da loro, non potendo ritornare a trovarli, desidera tanto sapere loro notizie, e voleva tanto aiutarli in qualche modo, e quindi scrive la lettera.
Egli dopo averli esortati ad accogliere il Vangelo, ne va subito al cuore: l’insegnamento di Dio è chiaro, e l’esempio di Cristo è chiarissimo: quale esperienza di amore vive la comunità?
Sappiamo bene che questo insegnamento e quell'esempio vanno contro la mentalità del mondo, e che non corrispondono alla nostra natura umana. Noi che siamo egosti, vogliamo cercare quello che va a nostro vantaggio, cerchiamo il nostro interesse, e il mondo ci incoraggia a essere così.
Allora come dobbiamo fare? Come possiamo amare come dovremmo? Come possiamo superare la nostra tendenza naturale ad essere egoisti?
Fermiamoci a riflettere su tutto quel che Cristo ha fatto per noi, su ciò che rappresenta per noi. Seguiamo le orme di Cristo, e scopriremo la forza del bene per altri.
Paolo si propone come esempio, di amore e di cura da imitare: un amore che è costoso.
In quale modo siamo provocati dall'amore di Paolo per i Tessalonicesi?
1) amiamo abbastanza per parlare di Cristo, colui che ha dato tutto per salvarci?
2) il nostro amore ci porta ad avere gioia e ringraziamento per gli altri?
3) il nostro amore ci spinge a pregare per gli altri?

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