giovedì 11 novembre 2021

Che cosa è la Sapienza

Sapienza 7,22-8,1 e Luca 17,20-25

San Martino 


In un mondo in cui tutti credono di sapere, al punto di generare una sorta di presunzione in ordine alla conoscenza, la Sapienza descritta nel testo sacro, si rivela forse più fragile ma certamente libera da ogni condizionamento e appropriazione. La Sapienza non si può ridurre a un rigore scientifico e nemmeno empirico, la Sapienza non è neppure una saggia interpretazione della realtà. Ciò che è la Sapienza lo si cerca di tratteggiare nell'elogio che ne viene fatto: "Nella sapienza c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili".  Viene presentata accostata a 21 attributi e poi a 5 metafore, la descrizione avanza nel citarne l'onnipotenza e ci introduce all’amore di Dio per coloro che della Sapienza ne sono abitati.
Al termine della lettura, si comprende che la Sapienza è rivelazione del mistero di Dio, comunicata all'uomo lo porta a pienezza con uno sguardo che è come luce nel creato.
La sapienza è una conoscenza sensibile e affettiva della realtà che permette all'uomo di vivere il suo tempo mediando in sé, e attraverso sé stesso, la pienezza di eternità a cui tutto è destinato.

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