venerdì 26 novembre 2021

La bestia ... Come la pandemia

Daniele 7,2-14 e Luca 21,29-33


Continuando la lettura di Daniele, la visione delle quattro bestie, cresce l'immaginario e anche l'identificazione che certamente lungo i secoli è stata attribuita. Le bestie rappresentano il dominio e il potere di quattro regni che si sono succeduti nel Medio Oriente e di cui è stato testimone il popolo d'Israele nel suo cammino faticoso: il leone che rappresenta Babilonia, l'orso che rappresenta il popolo della Media, il leopardo con quattro teste che è simbolo dei Persiani che scrutano in ogni direzione in cerca della preda, la quarta bestia, un mostro terribile, che richiama il regno di Alessandro Magno e dei suoi successori. Ma oltre a questa attribuzione la bestia riassume e rappresenta la nostra impotenza, fragilità e limite: la stessa pandemia che oggi viviamo,da molti è stata definita "la bestia". Credo che l'immagine non sia solo una visione apocalittica, con un retroterra legato agli avvenimenti della successione della storia, ma apra alla comprensione del tempo come luogo dell'operosità dell'uomo e della giustizia di Dio.
Poi, all'orizzonte, non dimentichiamocene, appare uno, simile a un "figlio d'uomo" che scende dalle nubi, perciò non viene dal caos, dall'abisso ma dal cielo, ed è portatore di speranza e di accoglienza: egli porterà finalmente la pace ed il benessere. Il tempo della bestia non è per sempre.

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