lunedì 8 novembre 2021

... con semplicità di cuore cercatelo ...

Sapienza 1,1-7 e Luca 17,1-6


Il libro della Sapienza trova la sua collocazione canonica solo nella traduzione cattolica; mai accolto come Scrittura sacra dall’ebraismo, escluso dal canone delle chiese riformate, rimasto ai margini in quelle ortodosse; questo libro continua ad essere letto come un testo nel quale riecheggia una qualche eco della parola che dal Dio di Israele viene rivolta agli uomini. Scritto nel contesto culturale greco, ad Alessandria d'Egitto, l'autore ci introduce nella conoscenza di Dio attraverso la stessa Sapienza: "Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova, e si manifesta a quelli che non diffidano di lui (...). La sapienza è uno spirito che ama l’uomo".

La sapienza che proviene dal Dio di Israele è qui accostata "allo spirito del Signore riempie la terra e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce".
La sapienza trova casa nel cuore dell'uomo, come possibilità di riconoscere la voce di Dio, attraverso il cammino di ricerca e di verità che ciascuno nella vita è chiamato a percorrere. Non è sapienza la conoscenza nozionistica o scientifica; è sapienza riconoscere il mistero di ciò che esiste, a partire dall'esistenza di ciò che lo spirito di Dio ha creato con amore e nell'amore: ciascun uomo e ciascuna donna. Tutto di noi rivela lo spirito di sapienza, cioè lo spirito di Dio, nulla è per questo da disprezzare, neppure la nostra fragilità.

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